L'Alzheimer è la più comune causa di demenza: ne rappresenta infatti il 60% dei casi.
La malattia di Alzheimer è una patologia neurologica degenerativa che colpisce il
cervello, conducendo progressivamente il malato a uno stato di totale
dipendenza, creando quindi una situazione molto complessa e difficile
per la famiglia che lo deve assistere.
Il progressivo invecchiamento della popolazione fa aumentare i casi di insorgenza della patologia. Gli anziani che presentano varie forme di demenza sono saliti ormai a oltre 1 milione, che rappresentano il 10% circa dei 13 milioni di ultrasessantenni del nostro Paese. Sono oltre 11mila ogni anno in Emilia-Romagna le nuove diagnosi di demenza senile - la malattia di Alzheimer è la forma più frequente - con una stima complessiva di 74mila persone malate. In Italia sono circa 600.000 le persone malate di Alzheimer, con 80mila nuovi casi ogni anno.
Ad oggi le cause della malattia sono ancora sconosciute ma si rileva un'origine plurifattoriale collegata a diversi fattori quali genetica, ambiente e stile di vita. Inoltre un'importante fattore è l'eta infatti la malattia si sviluppa soprattutto fra i 75 e gli 85 anni, questo però non sempre infatti possono essere colpiti anche alcuni soggetti più giovani, mentre altri più anziani, ultraottantenni o addirittura centenari possono non riscontrarla affatto.
Purtroppo, non sono disponibili cure farmacologiche risolutive e l’assistenza grava per l’80 % dei casi sulla famiglia che deve dedicare l’intera giornata alla gestione del malato pagando un importante prezzo sia in termini di stress psicologico che in termini economici.
Sebbene medicina e farmacologia abbiano fatto progressi, la famiglia rimane il principale e continuativo sostegno per il malato di Alzheimer. A fronte di una patologia grave, l’aiuto concreto è l’unica soluzione per il paziente e per la famiglia.