Maratona Alzheimer è nata da un’intreccio di idee, storie, esperienze e saperi.
Il mio incontro con la malattia di Alzheimer non è avvenuto in famiglia ma nell’Istituzione per l’assistenza agli anziani che ho guidato come Presidente dall’inizio degli anni ’90 alla primavera del 2009, quando è stata sciolta come ente autonomo, e nel paese dove vivo, Mercato Saraceno.
Nell’allora Casa di Riposo ho trovato davanti a me la sig.ra
A.F., infermiera, colpita dalla malattia di Alzheimer, il cui grido pressante, in
ogni momento della giornata, era li a ricordarci la sua presenza come persona;
ho visto la mia professoressa di matematica, il cui pensionamento anticipato
sulle prime mi parve inspiegabile per l’amore con il quale si dedicava
all’insegnamento, camminare incessantemente da un luogo all’altro, forse alla
ricerca di luoghi e persone. Ho
conosciuto famiglie toccate dallo stigma sociale e dall’isolamento a causa di
un caro malato, per i comportamenti incontrollati collegati alla malattia.
Da qui è iniziato un lungo viaggio per cercare di restituire
dignità alle persone, un benessere possibile anche quando la malattia comincia
a deteriorare la memoria della persona; persona che via via perde la sua
identità e la sua relazionalità con il mondo; io e mondo sono infatti
costruzioni della memoria, come ci dice Umberto Galimberti “la memoria è la mappa
dei nostri ricordi e ci dice chi siamo e dove siamo”. Un cammino per superare le
incomprensioni del dramma della malattia e suscitare, partendo da una nuova sensibilità,
un impegno concreto.
In primis ho proposto ad Amici di Casa Insieme, associazione
di volontariato, custode dell’anima delle prime esperienze Alzheimer nel
cesenate, di realizzare un grande evento sportivo solidale la Maratona Alzheimer, gare e camminate in
prossimità della Giornata Mondiale Alzheimer che si snodano dalle colline della
Romagna, Mercato Saraceno, Cesena, raggiungendo poi Cesenatico, il mare, la
speranza. Un approccio alla malattia nuovo, che parte dalla socializzazione
dell’evento per produrre innovazione tangibile nella prevenzione,
nell’assistenza e nella ricerca.
La suggestione è nata cogliendo un elemento comune tra le persone con la malattia di Alzheimer ed i maratoneti. Anche i malati spesso si mettono in cammino, wandering, senza una meta precisa alla ricerca di un luogo nel quale star bene; viceversa i maratoneti, i camminatori, trovano il loro benessere in modo consapevole nella corsa o nell’esplorare città e sentieri. Io stesso ho incominciato a camminare e correre dal 2009 e quest’anno per la prima volta correrò la 42 km! Questa consapevolezza avrebbe poi aperto un’esplicita solidarietà attraverso la maratona, realizzata ogni anno dal 2012 attraverso una rete di centinaia di volontari, decine di associazioni e dal piccolo staff dell’associazione.
Gli obiettivi si sono affinati nel tempo, fino a collegare le donazioni della Maratona al Fondo Alzheimer 360° per la prevenzione, l’assistenza e la ricerca. Il Fondo aperto, alle donazioni su obiettivi condivisi dal mondo Alzheimer, opera per dare continuità all’impegno che nella maratona di settembre ha la sua espressione più partecipata, sarà alimentato da persone, runner solidali, associazioni ed aziende, che diventano nel tempo una comunità riconoscibile del bene, responsabile nel presente e verso le generazioni future.
Stefano Montalti
(presidente Amici di Casa Insieme Onlus)