Caffè Alzheimer

Caffè Alzheimer

Il Caffè Alzheimer è un ambiente in cui le persone con disturbi di memoria o con demenza, insieme ai propri familiari possono incontrarsi, per vivere momenti di condivisione, svago, per trovare supporto e informazioni, scambiarsi esperienze e confrontarsi con professionisti, in un contesto accogliente ed informale, arricchito dalla presenza di volontari. Oltre che per le persone anziane malate, il progetto è pensato per familiari e badanti che li assistono, ed è aperto a persone anziane sole, fragili, desiderose di stare in relazione con gli altri.

Il Caffè Alzheimer è un momento di sollievo, che gli anziani aspettano per vivere una giornata in compagnia spezzando la routine settimanale. Un luogo in cui si respira un'aria leggera e piacevole, dove ci si sente meno soli, un posto in cui si incontrano solidarietà e professionalità.

Le attività svolte sono finalizzate alla socializzazione ed al benessere della persona, in particolare sono previste attività di stimolazione della memoria, attività ricreative e di benessere psico-fisico, attività ludiche ed espressive, spesso accompagnate da musica e danze. Le attività proposte aiutano a mantenere le abilità ancora presenti.

I pomeriggi si articolano in quattro momenti: un primo momento dedicato ai saluti, all’accoglienza, alla conversazione informale; un secondo momento dedicato alla stimolazione cognitiva, cioè alla sollecitazione dell’orientamento personale temporale-spaziale, dei ricordi, delle percezioni delle altre capacità della mente, attraverso esercizi e giochi cognitivi di volta in volta diversi e adattati ai presenti; segue poi un momento di pausa dedicato alla merenda, con bevande e cibarie; infine, il quarto tempo è dedicato ad attività che coinvolgono la manualità o ad attività più centrate sul benessere come laboratori musicali o ginnastica dolce. 

Alle persone che assistono i malati, il progetto intende offrire momenti di condivisione delle fatiche quotidiane, di confronto e conforto,  informazione, supporto in un’ottica di adattamento e di mantenimento di una buona qualità di vita, nonostante la malattia.

Il Caffè Alzheimer è un appuntamento fisso settimanale che dura tutto l'anno ad eccezione del mese di agosto e dei periodi di festività.

CAFFE' DOLCINI

Caffè Dolcini

Il progetto del Caffè Dolcini è operativo dal 21 settembre 2009 ed è nato per sostenere chi vive la malattia della memoria e le sue conseguenze.

Inizialmente il luogo di incontro era nella cornice di Palazzo Dolcini, storico teatro di Mercato Saraceno, un modo per avvicinarsi anche alla cultura. Negli anni, in seguito ad esigenze varie, la sede del Caffè Dolcini è diventata la sala del Centro Auser di Mercato Saraceno (in Via Sandro Pertini, 3). L'attività si svolge tutti i lunedì dalle 15:00 alle 17:30.

Il gruppo di partecipanti si è stabilizzato, e attualmente conta un numero di presenze che varia intorno alle 30/35 persone provenienti dalla Valle del Savio e da alcuni quartieri di Cesena limitrofi come San Carlo e Borello.

Per raggiungere la sede del Caffè Dolcini familiari e anziani hanno la possibilità di usufruire di mezzi di trasporto messi a disposizione dall'Associazione e da altre Associazioni amiche.

Per informazioni telefonare al 320/6967089.

CAFFE' ALTO SAVIO

Caffè Alto Savio

Il Caffè Alto Savio è nato il 13 giugno 2017 ed è proposto a San Piero in Bagno, nel Comune di Bagno di Romagna presso i locali dell’Auser (Via della Solidarietà, 1).

L'appuntamento è tutti i martedì dalle 15:00 alle 17:30.

Avendo una vita più recente rispetto al Caffè Dolcini, il gruppo di partecipanti al momento conta indicativamente 20 persone, principalmente provenienti dal Comune di Bagno di Romagna e da altri comuni limitrofi della Valle del Savio.

Il Caffè Alto Savio ha il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Bagno di Romagna e dell’Unione dei Comuni Valle Savio, in collaborazione con Auser e Anteas di San Piero e con la Misericordia di Alfero per il servizio di trasporto.

Per informazioni telefonare al 320/6967089.

Origini dei Caffè Alzheimer

L'invenzione dei Caffè Alzheimer è di uno psichiatra olandese, Bere Miesen, e risale all'anno 1997, a Leida. Da quel momento questa esperienza si è sviluppata a macchia d’olio: dapprima nei Paesi Bassi per poi diffondersi anche nel Regno Unito, in Italia, in Grecia, Australia e Stati Uniti d'America. Rivolto principalmente a coloro che affrontano le fasi iniziali della malattia, viene concepito come un luogo sicuro nel quale si respira un’atmosfera rilassata e accogliente, nel quale i partecipanti possano esprimere sé stessi, essere ascoltati e trovare conforto nella loro lotta contro l’isolamento e la solitudine. Con la creazione dei Caffè Alzheimer, Miesen identifica un luogo dove familiari e malati possono recarsi insieme, scoprire che non sono soli e capire come altri fanno fronte alla malattia e alle sue conseguenze. 

La partecipazione ai Caffè Alzheimer comporta una diminuzione dello stress dei caregiver e i familiari riferiscono maggiore conoscenza e minore senso di vergogna, i pazienti più serenità. Negli studi olandesi si è osservato che questi incontri con una cadenza ravvicinata hanno maggiori effetti positivi, rispetto alle altre tipologie di supporto. Inoltre, aumenta la percezione dei familiari della presenza di un sostegno professionale; la presenza di uno staff motivato (educatori, psicologi) e la cooperazione con gli altri servizi attivi sul territorio risulta estremamente positivo per i familiari.

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